Le terme di Trebula Mutuesca - Monteleone Sabino

 

   In corrispondenza dell’attuale impianto sportivo di calcio a Monteleone Sabino (loc. Pantano) una stretta apertura permette di accedere ad un cunicolo sotterraneo. Il collettore, esplorato dal Gruppo Vespertilio nel 1998, è lungo 0.26 m. ed è interrotto in prossimità delle strada comunale. Il condotto è largo 0.50 m. e alto 1.70 m. ed è completamente rivestito di cocciopesto, compresa la volta che è “a cappuccina”.

   E’ possibile percorrere solo un breve tratto del condotto, poiché una frana in corrispondenza di un pozzo ostruito, in al di sotto della strada comunale, non permette di procedere oltre. In prossimità del pozzo inoltre sono stati recuperati numerosi frammenti fittili. La particolarità di questo collettore è quella di essere stato costruito con una forte pendenza in direzione del campo sportivo e quindi verso il Pantano. Il che fa supporre che venisse utilizzato per scariche un’ingente quantità di acqua in quella zona.

    In base al rilievo e alla planimetria ottenuta è stato possibile tracciare la direzione ipotetica del condotto che punta diritto verso le terme. Se effettivamente il cunicolo era utilizzato per il drenaggio delle acque scaricate dai locali delle terme, allora si deve supporre che avesse una lunghezza di circa 120 metri e che vi fossero almeno altri due pozzi. Il pozzo completamente ostruito, e che non permette di procedere oltre, si trova infatti ad una progressiva di 0.26 m. dall’ingresso attuale del condotto. E’ipotizzabile che i pozzi, utilizzati per l’ispezione e per aerare il condotto, si trovassero alla distanza di circa 30 metri gli uni dagli altri.

   E’ ipotizzabile che i pozzi, utilizzati per l’ispezione e per aerare il condotto, si trovassero alla distanza di circa 30 metri gli uni dagli altri. Secondo quanto riportato da Vitruvio i pozzi erano costruiti "uti inter binos sint actus", e cioè in modo tale da trovarsi ogni 35 metri  Per quanto riguarda la malta di rivestimento dovrebbe trattarsi di cocciopesto e non di opus signino. Analizzando la muratura infatti si nota che il conglomerato è formato da un impasto di calce, sabbia e frantumi di laterizio omogenei. 

   L’altezza e la larghezza del collettore sono talmente ampie da far supporre che la quantità di acqua che veniva portata da cunicolo e poi scaricata, fosse notevole.

   Il condotto probabilmente scaricava le acque in una cloaca più grande che passa a circa 7 metri di profondità al di sotto dell’attuale campo sportivo.