L'acquedotto di Fonte Cantaro - Stimigliano

 

     Nel comune di Stimigliano è stato esplorato e rilevato un altro sistema idraulico sotterraneo molto interessante. Si tratta di una acquedotto lungo oltre 300 m. interamente scavato in una formazione di calcareniti, sabbioni e puddinghe pleistocenici, che attualmente alimenta il fontanile noto con il nome di Fonte Cantaro Il cunicolo a sezione ogivale è alto 1.60 m. e largo 0,60 m.. In alcuni tratti l’altezza della galleria sotterranea è di oltre tre metri. Si accede all’ipogeo da una piccola botola, che immette ad un pozzetto profondo circa 3 m. Ben visibili i segni di scavo sulle pareti del cunicolo. Sono presenti rifacimenti di epoca romana nelle pareti e nella volta del condotto della lunghezza di circa 2,50 m. a distanze regolari di circa 30 m. Le pareti e la volta di questi tratti del condotto interessanti da interventi di restauro sono completamenti rivestiti di muratura, caratterizzata da blocchetti di calcare irregolari messi in opera con della malta molto abbondante. Sulla volta sono ancora visibili i segni della centina lignea utilizzata per realizzare la copertura ogivale del condotto stesso.

 

Condotto principale

    È ipotizzabile che si tratti di ristrutturazioni in prossimità di pozzi di aerazione, poiché lungo in percorso dell’acquedotto non vi è traccia alcuna di putei, condizione necessaria questa per la messa in opera della galleria sotterranea. Anche le distanze delle ristrutturazioni murarie (circa 30 m. le une dalle altre) suggeriscono la presenza di pozzi verticali, come da precetto vitruviano. Anche per questo manufatto idraulico sotterraneo è difficile stabilire al datazione, ma è probabile date le ristrutturazioni di epoca romana e la tecnica costruttiva impiegata, simile a tanti altri acquedotti presenti nel territorio sabino, che possa trattarsi di un’opera idraulica molto antica presente già prima della romanizzazione dell’intera area.